Home > Steinberg > Music Production System > Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version

Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version

    Download as PDF Print this page Share this page

    Have a look at the manual Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version online for free. It’s possible to download the document as PDF or print. UserManuals.tech offer 523 Steinberg manuals and user’s guides for free. Share the user manual or guide on Facebook, Twitter or Google+.

    Page
    of 666
    							71
    Registrazione
    Procedere come segue:
    1.Impostare le proprie tracce separate come desiderato 
    e aggiungere una traccia gruppo.
    2.Per ciascuna delle tracce di batteria, aprire il menu a 
    tendina Routing Uscita e selezionare Traccia Gruppo 
    come uscita. 
    3.Creare una nuova traccia audio, aprire il relativo menu 
    a tendina e selezionare la Gruppo come ingresso per que-
    sta traccia audio.
    4.Abilitare alla registrazione questa traccia audio e far 
    partire la registrazione.
    A questo punto, l’uscita della traccia gruppo verrà regi-
    strata verrà registrata sulla nuova traccia e si avrà un mix 
    delle proprie tracce separate.
    Si noti che è anche possibile selezionare un canale FX 
    come sorgente di registrazione. In questo caso, solo 
    l’uscita del canale FX verrà registrata. 
    Per maggiori informazioni sulle possibilità di routing, ve-
    dere “Routing” a pag. 17.
    Selezionare una cartella per i file audio registrati
    (solo Cubase)
    Ogni progetto di Cubase ha la propria cartella progetto 
    contenente (tra le altre cose) una cartella “Audio”. Di de-
    fault, qui sono salvati i file audio registrati. Tuttavia, si può 
    selezionare cartelle indipendenti per ogni traccia audio, se 
    necessario:
    1.Per selezionare la stessa cartella di registrazione per 
    più tracce audio, selezionare le tracce con uno [Shift] o 
    [Ctrl]/[Command]-clic su di esse nell’elenco tracce.
    2.Clic-destro nell’elenco tracce su una delle tracce per 
    aprire il menu contestuale della traccia.
    3.Selezionare “Imposta Cartella di Registrazione”.
    4.Con la finestra di dialogo che appare individuare la 
    cartella desiderata (o crearne una nuova con il pulsante 
    Create).
    Consiglio: per avere cartelle separate in base al tipo di materiale audio 
    (parlato, suoni d’ambiente, musica, ecc.) si possono creare sotto-cartelle 
    nella cartella Audio del progetto ed assegnare le varie tracce alle diverse 
    sotto-cartelle. In questo modo, tutti i file audio restano nella cartella del 
    progetto, facilitandone la gestione nel progetto stesso.
    Si possono avere tracce diverse registrate in destinazioni 
    completamente diverse, perfino su hard-disk. Tuttavia, in 
    caso di spostamento o archiviazione del progetto si rischia 
    di perdere alcuni file. La soluzione è usare la funzione “Pre-
    para Archivio” nel Pool per riunire tutti i file esterni nella car-
    tella di progetto (vedere “Prepara Archivio” a pag. 291).
    Impostare i livelli d’ingresso
    Quando si registra il suono in digitale è importante rego-
    lare correttamente i livelli d’ingresso – abbastanza alti, per 
    un basso rumore di fondo e un’alta qualità audio, ma non 
    troppo elevati per evitare il clipping (distorsione digitale).
    In genere, il clipping si ha nell’hardware audio, quando un 
    segnale analogico a livello troppo elevato è convertito in 
    digitale dai convertitori A/D hardware. 
    Se si sta usando Cubase, si può avere un clipping 
    quando il segnale in arrivo dal bus d’ingresso è scritto in 
    un file sull’hard-disk.
    Questo perchè in Cubase si possono eseguire impostazioni sul bus d’in-
    gresso, aggiungere EQ, effetti, ecc. al segnale da registrare. Ciò può au-
    mentare il livello del segnale, provocando un clipping nel file audio 
    registrato.
    La procedura per controllare il livello del segnale in arrivo 
    all’hardware audio è leggermente diversa, dipende se si 
    usa Cubase o Cubase Studio:
    Cubase
    In Cubase, il livello d’ingresso si controlla sul canale d’in-
    gresso.
    Per verificare il livello del segnale non processato che ar-
    riva all’hardware audio bisogna commutare gli indicatori di 
    livello in modalità “Ingr.Meter”. In questa modalità, gli indi-
    catori di livello del canale d’ingresso mostrano il livello del 
    segnale all’ingresso del bus, prima di qualsiasi regolazione 
    (guadagno d’ingresso, EQ, effetti, livello o pan):
    1.Clic-destro nella finestra Mixer.
    Appare il menu contestuale del Mixer.
    2.Selezionare il submenu Impostazioni Globali Meter ed 
    assicurarsi che sia attiva l’opzione “Ingr.Meter”. 
    						
    							72
    Registrazione
    3.Riprodurre l’audio ed osservare l’indicatore di livello 
    del canale d’ingresso.
    Il segnale deve essere il più alto possibile senza superare 0 dB (l’indica-
    tore Clip del bus d’ingresso non si deve illuminare).
    Indicatore Clip.
    4.Se necessario, regolare il livello d’ingresso con uno 
    dei seguenti metodi:
    Regolando il livello d’uscita della sorgente sonora o del 
    mixer esterno.
    Usando il programma d’applicazione dell’hardware au-
    dio per impostare i livelli d’ingresso (se possibile).
    Vedere la documentazione tecnica dell’hardware audio.
    Se l’hardware audio supporta la funzionalità ASIO Con-
    trol Panel è possibile impostare il livello d’ingresso.
    Per accedere al pannello di controllo ASIO aprire la finestra di dialogo 
    Impostazioni Periferica dal menu Periferiche e nell’elenco a sinistra (sotto 
    VST Audio System) selezionare la propria scheda audio. Una volta sele-
    zionata la scheda audio aprire il pannello di controllo ASIO cliccando sul 
    pulsante Controlli nella sezione delle impostazioni a destra.
    Il passo successivo è verificare il livello dell’audio scritto 
    nel file sull’hard-disk. Ciò è necessario solo se sono state 
    eseguite regolazioni sul canale d’ingresso (livello, EQ, ef-
    fetti in Insert, ecc.). Si noti inoltre che:
    Registrando nel formato 32 bit float, la risoluzione bit 
    non è ridotta – non c’è quindi rischio di clipping in questa 
    fase.
    Inoltre, si conserva perfettamente la qualità audio. Si consiglia quindi di 
    usare il formato 32 bit a virgola mobile quando si registra con effetti. Ve-
    dere “Registrare con effetti (solo Cubase)” a pag. 78.
    Registrando nei formati a 16 o 24 bit, il margine dispo-
    nibile è inferiore, quindi si può avere un clipping se il se-
    gnale è troppo elevato. Per evitarlo, regolare il livello del 
    segnale nel modo seguente:1.Aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare “Me-
    ter Post-Fader” dal submenu Impostazioni Globali Meter.
    2.Configurare il canale d’ingresso, aggiungendo l’EQ e/
    o gli effetti desiderati.
    Per alcuni effetti si dovrà regolare il livello del segnale inviato all’effetto – 
    per farlo usare la manopola Guadagno Ingr. Si noti che bisogna premere 
    [Shift] o [Alt]/[Option] per regolare il guadagno d’ingresso.
    3.Riprodurre l’audio e controllare l’indicatore di livello 
    del canale d’ingresso.
    Il segnale deve essere ragionevolmente alto senza raggiungere però 0 
    dB (non deve illuminarsi l’indicatore Clip del bus d’ingresso ).
    4.Se necessario, regolare il livello del segnale con il fa-
    der del canale d’ingresso.
    Cubase Studio
    In Cubase Studio, i canali d’ingresso non sono visibili nel 
    Mixer; il livello quindi si controlla sulla striscia di canale 
    della traccia sulla quale si sta registrando:
    1.Individuare la striscia canale della traccia che sta per 
    essere registrata.
    2.Attivare il monitoraggio del canale cliccando sul pul-
    sante altoparlante accanto al fader.
    Con il monitoraggio attivo, l’indicatore mostra il livello del segnale audio 
    entrante.
    3.Suonare la sorgente audio da registrare e controllare 
    l’indicatore di livello del canale.
    4.Regolare il livello d’uscita della sorgente audio in 
    modo che gli indicatori salgano, ma senza arrivare a 0 dB.
    Osservare l’indicatore numerico del livello di picco, situato sotto l’indica-
    tore nella striscia del canale bus. Per resettare l’indicatore del livello di 
    picco, cliccarci sopra con il mouse.
    ÖSi deve regolare il livello d’uscita della sorgente audio 
    – in Cubase Studio non si possono usare i fader per rego-
    lare il livello d’ingresso! 
    						
    							73
    Registrazione
    ÖUn altro metodo per osservare i livelli d’ingresso è 
    usare il pannello di controllo dell’hardware audio (se ha gli 
    indicatori del livello d’ingresso); potrebbe essere possibile 
    anche regolare il livello d’ingresso.
    Per i dettagli vedere la documentazione dell’hardware audio.
    Monitoraggio
    In questo contesto, “monitorare” significa ascoltare il se-
    gnale d’ingresso durante la registrazione. Ci sono tre modi 
    per farlo: in Cubase, esternamente (ascoltando il segnale 
    prima che entri in Cubase) o usando la funzione ASIO Di-
    rect Monitoring (una combinazione degli altri due metodi) 
    - vedere in seguito.
    Monitoraggio in Cubase
    Monitorando in Cubase, il segnale d’ingresso è mixato 
    con la riproduzione audio. Il vantaggio è che si possono 
    regolare livello di monitoraggio e panning nel Mixer ed ag-
    giungere effetti ed EQ al segnale monitor come in regi-
    strazione (usando la striscia canale della traccia – non il 
    bus d’ingresso!). 
    Lo svantaggio del monitoraggio in Cubase è che il segnale 
    monitorato è ritardato dal valore della latenza (che dipende 
    da hardware audio e driver). Per il monitoraggio in Cubase, 
    quindi, serve un hardware audio a bassa latenza. La latenza 
    hardware si può vedere nella finestra di dialogo Imposta-
    zioni Periferica (pagina VST Audio System).
    ÖUsando plug-in effetti con alte latenze interne, la fun-
    zione di compensazione automatica del ritardo in Cubase 
    aumenta la latenza.
    Se ciò è un problema, si può usare la funzione Forza Compensazione 
    Delay mentre si registra; vedere “VST Instrument e Tracce Instrument” a 
    pag. 189
    Monitorando in Cubase, si può scegliere una delle quattro 
    modalità Monitoring nella finestra Preferenze (pagina VST):
     Manuale
    Consente di attivare/disattivare il monitoraggio in ingresso cliccando sul 
    pulsante Monitor nell’Inspector, nell’elenco tracce o nel Mixer.
     Quando la Registrazione é Attiva.
    Si può sentire la sorgente audio collegata al canale d’ingresso ogni volta 
    che la traccia è abilitata alla registrazione.
     Durante la Registrazione.
    Attiva il monitoraggio in ingresso solo durante la registrazione.
     Stile Macchina a Nastro.
    Simula il funzionamento standard di una piastra a nastro: monitoraggio in 
    ingresso in Stop e durante la registrazione, ma non in riproduzione.
    Solo Cubase: nella finestra Preferenze (pagina VST–
    Metering) c’è l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su 
    Traccia Audio (in Direct Monitoring)”.
    Se nella finestra di dialogo Impostazioni Periferica è attivo il Direct Moni-
    toring, questa opzione consente di mappare l’indicatore del bus d’in-
    gresso sulle tracce audio abilitate al monitoraggio. Ciò permette di 
    osservare i livelli d’ingresso delle tracce audio quando si lavora nella Fi-
    nestra Progetto. 
    Quando nella finestra di dialogo Impostazioni Periferica è 
    attivo il Direct Monitoring, questa funzione opera così:
     Se l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in 
    Direct Monitoring)” è attiva, le tracce audio mostrano l’indica-
    zione del segnale proveniente dal bus d’ingresso al quale 
    sono assegnate non appena la traccia è abilitata alla registra-
    zione.
    Si noti che le tracce rispecchiano il segnale al bus d’ingresso 
    (cioè si vede lo stesso segnale in entrambi i posti). Quando si 
    usa l’indicazione mappata, tutte le funzioni (ad esempio, il trim-
    ming) che si applicano alla traccia audio non si riflettono sui 
    propri indicatori.
     Se l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in 
    Direct Monitoring)” non è attiva, gli indicatori funzionano come 
    al solito
    In Cubase Studio, le tracce audio mostrano sempre l’in-
    dicazione del bus d’ingresso, vedere “Cubase Studio” a 
    pag. 72.
    Monitoraggio esterno
    Per il monitoraggio esterno (l’ascolto del segnale d’in-
    gresso prima che entri in Cubase) serve un mixer esterno 
    che misceli la riproduzione audio con il segnale d’ingresso. 
    si può usare un mixer hardware o un’applicazione mixer per 
    l’hardware audio, se ha una modalità per cui l’ingresso au-
    dio è inviato di nuovo in uscita (in genere si chiama “Thru”, 
    “Direct Thru” o simili). 
    						
    							74
    Registrazione
    Usando il monitoraggio esterno, non si può controllare il li-
    vello del segnale monitor dall’interno di Cubase, nè ag-
    giungere effetti VST o EQ al segnale monitor. In questa 
    modalità, però, la latenza dell’hardware audio non in-
    fluenza il segnale monitor.
    ÖPer usare il monitoraggio esterno, inoltre, bisogna as-
    sicurarsi che non sia attivo il monitoraggio in Cubase.
    Nella finestra Preferenze (pagina VST) selezionare la modalità di monito-
    raggio “Manuale” e non attivare i pulsanti Monitor.
    ASIO Direct Monitoring
    Se l’hardware audio è ASIO 2.0 compatibile, può suppor-
    tare l’ASIO Direct Monitoring. In questa modalità, il moni-
    toraggio vero e proprio avviene nell’hardware audio (il 
    segnale d’ingresso è inviato di nuovo in uscita). Il monito-
    raggio, tuttavia, si controlla da Cubase. La funzione di mo-
    nitoraggio dell’hardware audio, quindi, può essere attivata 
    o disattivata automaticamente da Cubase, proprio come 
    quando si utilizza il monitoraggio interno.
    ÖSe si sta usando la periferica hardware audio RME 
    Audio Hammerfall DSP, assicurarsi che il pan law sia im-
    postato su -3dB nelle preferenze della scheda.
    Per attivare l’ASIO Direct Monitoring, aprire la finestra di 
    dialogo Impostazioni Periferica nel menu Periferiche e atti-
    vare il Direct Monitoring alla pagina di configurazione del 
    proprio hardware audio.
    Se il box di spunta è sfumato in grigio, l’hardware audio (o il driver) non 
    supporta la funzionalità ASIO Direct Monitoring. Per i dettagli consultare 
    il costruttore dell’hardware audio.
    Se ASIO Direct Monitoring è attiva, si può scegliere una 
    modalità di monitoraggio nella finestra Preferenze (pagina 
    VST), come quando si monitora in Cubase (vedere “Moni-
    toraggio in Cubase” a pag. 73).
    In base all’hardware audio, può essere possibile rego-
    lare livello di monitoraggio e panning dal mixer.
    Consultare la documentazione tecnica dell’hardware audio.
    In questa modalità, Effetti VST ed EQ non possono es-
    sere applicati al segnale monitor, poichè quest’ultimo non 
    passa in Cubase.
    In base all’hardware audio, ci potrebbero essere parti-
    colari limiti sulle uscite audio utilizzabili per il monitoraggio 
    diretto.
    Per i dettagli sul routing dell’hardware audio vedere la documentazione 
    tecnica specifica.
    La latenza dell’hardware audio non influenza il segnale 
    monitor quando si usa l’ASIO Direct Monitoring.
    Registrazione
    La registrazione si esegue usando un qualsiasi metodo 
    standard di registrazione (vedere “Metodi di registrazione 
    elementari” a pag. 67). Al termine della registrazione, si 
    crea un file audio nella cartella Audio all’interno della car-
    tella di progetto. Nel Pool, si crea una clip audio per il file 
    audio e sulla traccia di registrazione appare un evento au-
    dio che riproduce l’intera clip. Infine, è calcolata un’imma-
    gine per la forma d’onda dell’evento. Se la registrazione è 
    stata lunga, tutto ciò può richiedere molto tempo.
    ÖSe nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio) è 
    attiva l’opzione “Crea Immagine Audio in Registrazione”, 
    l’immagine della forma d’onda è calcolata e visualizzata in 
    tempo reale durante il processo di registrazione.
    Questi calcoli in tempo reale consumano risorse di processo – se il pro-
    cessore è lento o si lavora su un progetto che consuma molte risorse 
    della CPU è meglio disattivare questa opzione.
    Annullare una registrazione
    Se il materiale registrato non piace lo si può cancellare se-
    lezionando Undo dal menu Edit. Ecco cosa avviene:
     L’evento(i) appena creato è rimosso dalla Finestra Progetto.
     La(e) clip audio nel Pool sono collocate nella cartella Cestino.
     Il(i) file audio registrato non è rimosso dall’hard-disk.
    Tuttavia, poichè le clip corrispondenti sono state spostate 
    nella cartella Cestino è possibile cancellare i file aprendo il 
    Pool e selezionando “Vuota il Cestino” del menu Media, 
    vedere “Eliminazione dall’hard-disk” a pag. 285.
    Registrare eventi sovrapposti
    La regola di base per le tracce audio è che ognuna di esse 
    può riprodurre un solo evento audio alla volta. Se ci sono 
    uno o più eventi sovrapposti, quindi, se ne può sentire so-
    lamente uno in un determinato istante. 
    						
    							75
    Registrazione
    Ciò che avviene quando si registrano eventi sovrapposti 
    (registrando cioè in una zona della traccia dove ci sono 
    già eventi) dipende dall’impostazione Modo Rec Lineare 
    sulla Barra di Trasporto:
    In “Normale” o “Unifica”, registrando dove è già stato 
    registrato qualcosa si crea un nuovo evento audio che si 
    sovrappone a quello(i) esistente.
    Quando si registra l’audio, non c’è differenza tra le modalità “Normale” e 
    “Unifica” – l’unica differenza riguarda la registrazione MIDI (vedere “So-
    vrapposizione e impostazione Record Mode” a pag. 81).
    In “Sostituisci”, gli eventi esistenti (o porzioni degli 
    eventi) coperti dalla nuova registrazione sono rimossi.
    Registrando una sezione in mezzo ad una lunga registrazione esistente, 
    l’evento originale si separa in due creando lo spazio per il nuovo evento.
    Quale evento si sente?
    Se due o più eventi si sovrappongono, si sentiranno sol-
    tanto gli eventi (o porzioni d’eventi) visibili. Gli eventi o se-
    zioni sovrapposti (nascosti) non sono riprodotti.
    Le funzioni “Sposta in Primo Piano” e “Sposta in Fondo” 
    nel menu Edit (vedere “Spostare gli eventi” a pag. 47) 
    sono utili per gestire gli eventi sovrapposti, così come la 
    funzione “In Primo Piano” (vedere in seguito).
    Registrazione audio in modalità Ciclo
    Registrando l’audio in modalità Ciclo, il risultato dipende 
    da due fattori:
    “Modo Registrazione Ciclo” nella Barra di Trasporto.
    “Modo Registrazione Ciclo” nella finestra Preferenze 
    (pagina Registra-Audio).
    Modo Registrazione Ciclo (Barra di Trasporto)
    Sulla Barra di Trasporto ci sono cinque modalità diverse, 
    ma le prime due si applicano sola alla registrazione MIDI. 
    Per la registrazione in ciclo i criteri sono:
    Se è selezionata la modalità “Tieni Ultimo”, l’ultimo take 
    completo (cioè l’ultimo turno completamente registrato) è 
    conservato come un evento audio.
    In realtà, tutti i turni registrati sono salvati in un file audio diviso in regioni 
    – una per ogni take. Si può scegliere di riprodurre un take precedente – 
    Si fa come quando si registra in modalità “Crea Regioni”. Vedere “Crea 
    Regioni (finestra Preferenze)” a pag. 76.
    Se è selezionata la modalità “Stacked”, ogni take ap-
    pare in un evento su una corsia separata della traccia.
    E’ utile per visualizzare e modificare i vari take ed infine combinarli in una 
    registrazione. In questa modalità, la preferenza Registrazione Ciclica non 
    conta. La modalità Stacked 2 (No Mute) è come quella Stacked, tranne 
    per il fatto che si possono sentire tutti i take. Vedere “Registrazione audio 
    in modalità Stacked” a pag. 77 
    Selezionando una qualsiasi delle altre modalità di regi-
    strazione in ciclo, il risultato dipende interamente dall’im-
    postazione “Registrazione Ciclica” nella finestra 
    Preferenze (pagina Registra-Audio).
    Le opzioni sono descritte in seguito.
    Crea Eventi (finestra Preferenze) 
    						
    							76
    Registrazione
    Se nella finestra Preferenze (pagina Registra) “Registra-
    zione Ciclica” è in “Crea Eventi”, ecco cosa avviene regi-
    strando l’audio in modalità Ciclo:
    Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato 
    un file audio continuo. 
    Per ogni turno di registrazione in ciclo si crea un evento 
    audio.
    Gli eventi prendono il nome del file audio e la scritta “Take *”, ove “*” indica 
    il numero del take.
    L’ultimo take (l’ultimo turno registrato) è collocato in alto 
    (quindi è quello che si sente quando si attiva la riprodu-
    zione).
    Per scegliere un altro take da riprodurre:
    1.Clic-destro del mouse sull’evento e selezionare “To 
    Front” dal menu a tendina che appare.
    Si apre un submenu che elenca tutti gli altri eventi (oscurati).
    2.Selezionare il take desiderato.
    L’evento corrispondente si porta in primo piano.
    Questo metodo consente di unire rapidamente le parti mi-
    gliori di ogni take. Procedere come segue:
    1.Usare lo strumento Separa per separare gli eventi in 
    più sezioni, una per ogni parte del take.
    Per esempio, se sono state registrate quattro linee di voce (in ogni take) si 
    possono separare gli eventi in modo che ogni linea abbia un evento sepa-
    rato.
    Eventi dopo la separazione. Si noti che poichè gli eventi del take origi-
    nale si sovrappongono l’un l’altro, cliccando con lo strumento Separa 
    tutti i take si separano alla stessa posizione.
    2.Per ogni sezione del take usare la funzione “In Primo 
    Piano” per portare in primo piano il take migliore.
    Si possono così unire facilme nte  le  s ezioni mig liori d i og ni take  u san do la 
    prima linea vocale di un take, la seconda linea da un altro take, e così via.
    Si può anche costruire un take perfetto nell’Editor delle 
    Parti Audio, vedere “Realizzare un “take perfetto”” a pag. 
    278.
    Crea Regioni (finestra Preferenze)
    Se nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio) 
    Modo Registrazione Ciclo è in “Crea Regioni”, ecco cosa 
    avviene registrando l’audio in modalità Ciclo:
    Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato 
    un file audio continuo. 
    Nella Finestra Progetto, l’evento audio ha il nome del file 
    audio con la scritta “Take *” (ove “*” è il numero dell’ultimo 
    turno di registrazione in Cycle completato).
    Riproducendo l’evento registrato, si sente solamente il 
    materiale registrato nel corso dell’ultimo turno di registra-
    zione in ciclo. 
    I take precedenti registrati in ciclo, tuttavia, sono ancora disponibili. 
    La clip audio è suddivisa in regioni (denominate take), 
    una per ogni turno di ciclo registrato.
    Individuando il file audio appena registrato nel pool e cliccando sul se-
    gno + accanto ad esso, si possono vedere le regioni create, una per ogni 
    turno di ciclo completato durante la registrazione.
    Regioni take nella finestra Pool.
    Per riprodurre i vari take procedere come segue:
    1.Nella Finestra Progetto, clic-destro sull’evento durante 
    la registrazione in ciclo.
    Appare il menu rapido.
    2.Selezionare il comando “Imposta sulla Regione”.
    Appare un submenu con i take registrati in ciclo. 
    						
    							77
    Registrazione
    3.A questo punto, si può selezionare uno dei take dal 
    submenu, che sostituirà l’evento take precedente nella 
    Finestra Progetto.
    Usare questo metodo per ascoltare i vari take. Selezionare 
    il miglior take singolo, oppure costruire un take perfetto ta-
    gliando le porzioni migliori di ogni take e unendole tra loro 
    (vedere “Realizzare un “take perfetto”” a pag. 278).
    Crea Eventi + Regioni (finestra Preferenze)
    In questa modalità, vengono creati sia gli eventi che le re-
    gioni. Lavorando in questa modalità con i take come 
    eventi, potete modificare gli eventi liberamente (ad esem-
    pio suddividendoli, vedere “Crea Eventi (finestra Prefe-
    renze)” a pag. 75). Tuttavia, nel caso in cui vogliate tornare 
    ai take originali, saranno sempre disponibili come regioni 
    (dal submenu “Imposta sulla Regione”, accessibile dal 
    Pool o dal Editor dei Campioni).
    Registrazione audio in modalità Stacked
    Quando si registra l’audio in ciclo e sulla Barra di Tra-
    sporto è selezionata la modalità Stacked, ecco cosa av-
    viene: 
     Ogni turno completo registrato in ciclo è trasformato in un 
    evento audio separato.
     La traccia è divisa in corsie (una per ogni turno in ciclo).
     Gli eventi sono ordinati uno sopra l’altro (stacked), ciascuno 
    su una corsia diversa.
    E’ facile quindi costruire un take perfetto unendo le varie 
    parti dei diversi turni in ciclo:
    1.Ingrandire l’immagine in modo da lavorare meglio con 
    gli eventi stacked.
    Riproducendo la sezione registrata, si sente solo il take in-
    feriore (l’ultimo). 
    2.Per ascoltare un altro take, silenziare il(i) take inferiore 
    con lo strumento Mute o spostare i take sulle corsie.
    Si può fare trascinando i take o usando le funzioni Sposta alla Sezione 
    Successiva/Precedente del menu rapido o Edit.
    3.Modificare i take in modo da sentire solo le parti da 
    conservare.
    Si possono tagliare gli eventi con lo strumento Separa, ridimensionarli, 
    silenziarli o cancellarli.
    Le sezioni udibili sono indicate in colore verde.
    4.Quando si è soddisfatti del risultato, selezionare tutti 
    gli eventi su tutte le corsie e scegliere “Elimina Sovrappo-
    sizioni” dal submenu Avanzato del menu Audio.
    Questo comando colloca di nuovo tutti gli eventi su una sola corsia e li ri-
    dimensiona in modo da rimuovere le sezioni sovrapposte.
    5.Per disattivare la modalità visiva corsie della traccia, 
    cliccare sul pulsante Tipo Vista Sezione nell’elenco tracce 
    e selezionare “Sezioni Off”.
    Se il pulsante è nascosto, lo si può rendere visibile nella finestra di dia-
    logo Controlli di Traccia – vedere “Personalizzare i controlli traccia” a 
    pag. 481.
    Pulsante Tipo Vista Sezione. 
    						
    							78
    Registrazione
    Registrare con effetti (solo Cubase)
    Normalmente, si registra il segnale audio pulito (dry) ag-
    giungendo effetti in modo non distruttivo durante la ripro-
    duzione (come descritto nel capitolo “Effetti Audio” a pag. 
    167). Tuttavia, Cubase permette anche d’aggiungere ef-
    fetti (e/o EQ) direttamente in registrazione. Per farlo, biso-
    gna aggiungere effetti in Insert e/o eseguire impostazioni 
    d’EQ sul canale d’ingresso nel Mixer. Nota:
    ÖIn questo modo gli effetti diventano parte integrante 
    dei file audio – non è possibile cambiare le impostazioni 
    dell’effetto dopo la registrazione.
    Formato di registrazione
    Quando si registra con effetti è meglio impostare il formato 
    di registrazione (risoluzione bit) a 32 bit virgola mobile. Ciò 
    si esegue nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto nel 
    menu Progetto. Si noti che non è assolutamente indispen-
    sabile – si può registrare con effetti anche a 24 o 16 bit; 
    tuttavia il formato 32 Bit Float ha alcuni vantaggi:
    Registrando a 32 Bit Float, non si rischia il clipping (di-
    storsione digitale) nei file registrati.
    Ovviamente, ciò può essere evitato anche registrando a 24 o16 bit, ma 
    occorre prestare più attenzione ai livelli.
    Internamente, Cubase processa l’audio a 32 Bit Float – 
    registrando con lo stesso formato significa mantenere as-
    solutamente intatta la qualità audio.
    Questo perchè il processo nel canale d’ingresso (oltre a tutte le imposta-
    zioni di livello o EQ eseguite in esso) avviene a 32 Bit Float. Registrando 
    a 16 o 24 bit, l’audio è convertito a quella risoluzione inferiore quando è 
    scritto su file – con una possibile degradazione della qualità audio.
    Si noti, inoltre, che non importa a quale risoluzione audio 
    reale lavora l’hardware audio. Anche se il segnale prove-
    niente dall’hardware audio è a 16 bit, il segnale sarà a 32 
    Bit Float una volta aggiunti gli effetti sul canale d’ingresso.
    Un esempio
    Questo esempio mostra come applicare l’effetto “SoftClip-
    per” in registrazione; è solo un esempio. Il concetto, tutta-
    via, è lo stesso per tutti gli effetti (o combinazioni d’effetti).
    1.Configurare una traccia audio per la registrazione e se-
    lezionare il bus d’ingresso desiderato.
    E’ meglio attivare anche il monitoraggio, per sentire e verificare le impo-
    stazioni eseguite prima d’iniziare a registrare. Vedere “Monitoraggio in 
    Cubase” a pag. 73.
    2.Aprire il Mixer ed assicurarsi che sia visualizzata la ve-
    duta estesa.
    Per visualizzare la veduta estesa del Mixer, cliccare sull’icona freccia 
    (“Mostra Mixer Esteso”) nel Pannello Comune, scegliere “Mostra Vista 
    Estesa” dal submenu Finestra nel menu contestuale del Mixer o usare un 
    tasto di comando rapido (si può definire nella finestra di dialogo Co-
    mandi Via Tastiera; vedere “Configurare i tasti di comando via tastiera” a 
    pag. 490).
    3.Trovare il canale d’ingresso (bus) dal quale si registra.
    Se i canali d’ingresso sono nascosti cliccare sul pulsante Mostra/Na-
    scondi Canali Ingresso a sinistra.
    4.Verificare il livello d’ingresso (del segnale che entra 
    nell’hardware audio) come descritto nel paragrafo “Impo-
    stare i livelli d’ingresso” a pag. 71 e regolare il livello della 
    sorgente audio (se necessario).
    5.Scorrere il menu a tendina Opzioni Viste del canale 
    d’ingresso e selezionare “Insert”.
    Il menu a tendina Opzioni Viste si apre cliccando sul pulsante freccia si-
    tuato tra il fader del pannello ed il pannello esteso.
    Il pannello esteso del canale d’ingresso visualizza ora gli 
    slot Insert.
    6.Cliccare su uno slot Insert e selezionare un effetto dal 
    menu a tendina che appare.
    Gli effetti disponibili sono ordinati in submenu – l’effetto SoftClipper è 
    nel submenu “Distortion”. 
    						
    							79
    Registrazione
    L’effetto è caricato ed attivato; inoltre, si apre automatica-
    mente il pannello di controllo dell’effetto.
    7.Regolare a piacere i parametri dell’effetto.
    Per informazioni dettagliate sui parametri degli effetti vedere il manuale 
    separato Plug-in Reference.
    8.Una volta configurato l’effetto, si può verificare il livello 
    del canale d’ingresso impostando gli indicatori in post-fa-
    der (vedere “Impostare i livelli d’ingresso” a pag. 71). 
    Regolare il livello con il fader del canale d’ingresso (se necessario).
    9.Attivare la registrazione.
    10.Al termine è possibile riprodurre la traccia audio 
    registrata. 
    Come si può sentire, l’effetto applicato fa ora parte del file audio vero e 
    proprio.
    11.Per non registrare altro con lo stesso plug-in, disatti-
    varlo cliccando nello slot Insert e scegliendo “Nessun 
    Effetto”.
    Specifiche di registrazione MIDI
    MIDI Thru
    Normalmente, lavorando in MIDI, si lascia attiva l’opzione 
    MIDI Thru in Cubase e si seleziona Local Off sullo stru-
    mento(i) MIDI. In questo modo, tutto ciò che si suona 
    mentre si registra si “riflette” di nuovo su uscita MIDI e ca-
    nale selezionato per la traccia di registrazione.
    1.Assicurarsi che nella finestra Preferenze (pagina MIDI) 
    sia attiva l’opzione “MIDI Thru Attivo”.
    2.Abilitare alla registrazione la traccia(e) sulla quale si 
    vuole registrare.
    I dati MIDI entranti sono “riflessi” di nuovo in uscita su tutte le tracce MIDI 
    abilitata alla registrazione. 
    ÖPer usare la funzione Thru di una traccia MIDI senza 
    registrare, attivare invece il pulsante monitor della traccia.
    Ciò è utile, ad esempio, per provare vari suoni o suonare uno strumento 
    VST in tempo reale senza registrare ciò che si sta suonando.
    Canale MIDI, ingresso e uscita
    Impostare il canale MIDI nello strumento
    La maggior parte dei synth MIDI possono riprodurre più 
    suoni nello stesso momento, ciascuno su un canale MIDI 
    diverso; è il segreto per riprodurre più suoni (basso, piano 
    ecc.) dallo stesso strumento. Alcuni dispositivi (come i 
    moduli sonori compatibili General MIDI) ricevono sempre i 
    dati su tutti i 16 canali MIDI. Su uno strumento del genere 
    non occorre eseguire particolari impostazioni. In altri stru-
    menti, invece, si devono usare i controlli del pannello fron-
    tale per configurare “Parti”, “Timbri” o simili in modo che 
    ricevano i dati su un canale MIDI ciascuno. Per maggiori 
    informazioni vedere il manuale dello strumento MIDI.
    Nominare le porte MIDI in Cubase
    Spesso ingressi e uscite MIDI sono visualizzati con nomi 
    inutilmente lunghi e complicati. Tuttavia, si possono rino-
    minare le proprie porte MIDI con nomi più descrittivi:
    1.Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica dal 
    menu Periferiche.
    2.Nell’elenco Periferiche scegliere MIDI Port Setup.
    Sono elencati ingressi ed uscite MIDI disponibili. In Windows, il disposi-
    tivo da scegliere dipende dal sistema.
    3.Per cambiare il nome di una porta MIDI cliccare nella 
    colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome.
    Alla chiusura della finestra di dialogo, il nuovo nome appare nei menu a 
    tendina Ingresso MIDI e Routing Uscita.
    Impostare l’ingresso MIDI nell’Inspector
    Gli ingressi MIDI delle tracce si selezionano nell’Inspector 
    (la zona a sinistra dell’elenco tracce nella Finestra Pro-
    getto):
    1.Se l’Inspector è nascosto, cliccare sul pulsante Mostra 
    Inspector nella toolbar.
    2.Selezionare la traccia(e) cliccando nell’elenco tracce.
    Per selezionare più tracce, premere [Shift] o [Ctrl]/[Command] e cliccare. 
    L’Inspector mostra le impostazioni della prima traccia selezionata (per i 
    dettagli vedere “L’ Inspector” a pag. 29).
    Pulsante Abilita la Registrazione. Pulsante Monitor. 
    						
    							80
    Registrazione
    3.Cliccare sul nome traccia nell’Inspector per essere si-
    curi che sia visibile la parte alta.
    4.Scorrere il menu a tendina Routing Ingresso e selezio-
    nare un ingresso.
    Appaiono gli ingressi MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono 
    dal tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc.
     Selezionando “All MIDI Inputs” la traccia riceve i dati MIDI da 
    tutti gli ingressi MIDI disponibili.
     Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un ingresso 
    MIDI, esso è selezionato per tutte le tracce MIDI selezionate.
    Impostare canale e uscita MIDI
    Le impostazioni di canale e uscita MIDI determinano dove 
    è inviato il MIDI registrato durante la riproduzione, ma 
    sono anche importanti per l’opzione MIDI Thru in Cubase. 
    Canale e uscita MIDI si possono selezionare nell’elenco 
    tracce o nell’Inspector. La procedura che segue spiega 
    come eseguire le impostazioni nell’Inspector, ma grosso 
    modo si può fare la stessa cosa nell’elenco tracce.
    1.Per selezionare la traccia(e) e visualizzare le imposta-
    zioni nell’Inspector, procedere come quando si seleziona 
    un ingresso MIDI (vedere in precedenza).
    2.Scorrere il menu a tendina Routing Uscita e selezio-
    nare un’uscita.
    Appaiono le uscite MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal 
    tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc.
    Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando 
    un’uscita MIDI, essa è selezionata per tutte le tracce MIDI 
    selezionate.
    3.Per selezionare un canale MIDI per la traccia usare il 
    menu a tendina Canale.
    Impostando la traccia al canale MIDI “Qualsiasi”, ogni 
    evento MIDI sulla traccia è inviato in uscita sul canale me-
    morizzato nell’evento stesso.
    In altre parole, il materiale MIDI è riprodotto sul canale(i) utilizzato dal di-
    spositivo d’ingresso MIDI (lo strumento MIDI suonato in registrazione).
    Selezionare una suono
    E’ possibile selezionare i suoni da Cubase istruendo il 
    programma per l’invio dei messaggi Program Change e 
    Bank Select al proprio dispositivo MIDI. Per farlo, usare i 
    campi “Selettore Patch” e “Selettore Bank” nell’Inspector 
    o nell’elenco tracce. 
    						
    All Steinberg manuals Comments (0)

    Related Manuals for Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version